ART. 502 - Acqua: “Non è solo una questione di bollicine” - II Parte

  

 

Il potere bioelettronico dell'acqua  

L’acqua come detto rappresenta insieme al cibo il primo farmaco con cui le nostre mucose entrano in contatto, ovvero la prima chimica essenziale con cui interagiscono le nostre cellule. Chimicamente è un dipolo elettrico formato da Idrogeno e Ossigeno che le conferiscono un potere bioelettronico da tenere in considerazione quando parliamo di salute metabolica. È noto che tutte le reazioni chimiche che determinano la produzione di energia avvengono all’interno della cellula e, quindi, tale è il settore da preservare e in cui l’acqua svolge la sua azione di solvente. L’acqua circola nel nostro corpo liberamente tra i vari compartimenti (cellulare, interstiziale, linfatico, osseo, connettivale, vascolare) che potremmo suddividere in Intracellulare e Extracellulare. Le percentuali medie di distribuzione sono 60% Intra e 40% Extra ed è fondamentale salvaguardare tale rapporto. Da ciò si evince l’importanza di una sufficiente idratazione del nostro organismo e di un frequente ricambio al fine di mantenere sempre in perfetta omeostasi il rapporto tra ECW e ICW. Di fatti, una non omogenea introduzione di Acqua, aggravata da caratteristiche Bioelettroniche non efficienti, nell’organismo può determinare ad esempio variazioni di pH intracellulare e extracellulare, modificazioni dell’equilibrio acido base, anomala distribuzione dei liquidi nei distretti interstiziali e variazioni delle concentrazioni di ioni (Na e K) all’interno e all’esterno della cellula. Pertanto le variazioni elettrochimiche dell’acqua possono interferire sullo scambio delle sostanze, sull’efficienza delle pompe di membrana e sul funzionamento delle proteine di membrane e di conseguenza sull’efficienza dei processi metabolici. In conclusione, le caratteristiche principali di un’acqua salutare riguardano le sue proprietà bioelettroniche che poi si rivelano fondamentali anche per drenare e allontanare gli eccessi di ioni tossici.

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