ART. 501 - Acqua: “Non è solo una questione di bollicine” - I Parte

 

 

 I parametri significativi ed ignorati dell’acqua che beviamo

Tutti ci dicono, e la scienza lo conferma, che l’organismo è composto per il 70% di acqua (più alta alla nascita, più bassa in vecchiaia). Ebbene, consolidato questo assunto indiscusso, mi sono sempre chiesto per quale motivo la Medicina Accademica e molti approcci terapeutici hanno sempre dato importanza al restante 30%.

  • La prima domanda da fare ad un paziente dovrebbe essere: Quale acqua bevi?
  • La seconda domanda da fare dovrebbe essere: Come ti nutri?

Il motivo risiede nel fatto che se l’organismo funziona in base a principi Elettro-Fisici e Elettro-Chimici, ebbene Acqua e Cibo rappresentano la prima fisica e la prima chimica con cui entrano in contatto le nostre cellule.

Pasteur affermava: Noi beviamo il 90% delle nostre malattie.

Ebbene assodato ciò occorre assolutamente dire che la principale funzione dell’acqua nel nostro organismo è quella di rappresentare il mezzo in cui tutte le reazioni chimiche endocellulari avvengono. Per poter assolvere a tale compito occorre che essa debba possedere dei requisiti bioelettronici ed energetici precisi. Pertanto i parametri di indiscusso valore sono pH, Resistività e Potenziale Redox. Tali parametri già secondo l’idrologo Vincent forniscono i requisiti Bioelettronici di purezza e funzionalità. Altra funzione dell’acqua è quella depurativa e drenante ebbene per ottemperare a ciò occorre che essa sia quasi priva di ioni in eccesso ed ingombranti che impedirebbero all’acqua di drenare le tossine dagli spazi extracellulari. Le bollicine e gli ioni inorganici presenti, che la pubblicità ci induce a considerare importanti, non servono, in quanto gli esseri umani non sono piante.

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